Spazzolino manuale o elettrico?

L’avvento degli spazzolini elettrici, ha portato sempre più persone a porsi il dubbio su quale sia il miglior metodo di spazzolamento da utilizzare per la propria igiene orale quotidiana.  Lo studio condotto dal dr. Vinay Pitchika, ci aiuta a valutare le differenze tra i due tipi di spazzolini. Negli 11 anni presi in esame, si è notato come i pazienti che usavano lo spazzolino elettrico, dimostravano una perdita minore di denti, rispetto a chi usava lo spazzolino manuale. A leggerla cosi sembrerebbe tutto molto bello… Ma purtroppo non è cosi, nei casi di parodontite grave, i dati non hanno evidenziato dei miglioramenti altrettanto incoraggianti, tra i due spazzolini. Oltre a questa, altre ricerche scientifiche hanno confermato come lo spazzolino elettrico, nella popolazione in generale, diminuisca del 17% l’accumulo di placca batterica rispetto allo spazzolino manuale. Quindi fino a qui tutti i dati confermano come lo spazzolino elettrico, deve essere considerato un aiuto nel ridurre l’accumulo di placca batterica, e di conseguenza un aiuto a prevenire le malattie gengivali. Sappiamo come il modo più efficace per prevenire l’avanzamento delle malattie parodontali, cosi come della carie, è il limitare (non si può eliminare) la presenza di placca batterica nella nostra bocca, e lo spazzolino in generale, è il mezzo per ottenere tutto questo. Possiamo anche non nascondercelo, lavarsi i denti correttamente, è molto difficile, a volte andiamo di corsa e lo facciamo fretta, altre volte piuttosto che pensare a come stiamo spazzolando, scarichiamo sui denti tutto lo stress accumulato in giornata, mentre altre volte non ce li laviamo proprio, per svariati motivi.

Una cosa che non ti è stata mai spiegata prima, è la grande diversità tra la tecnica di spazzolamento “manuale” e quella “elettrica”, sia per intensità che per movimenti.  Con entrambi i tipi di spazzolino, per rimuovere la placca in maniera adeguata, la durata dello spazzolamento rimane uno dei fattori determinanti  Un lavaggio flash, non può valere qualitativamente, per definizione, come un lavaggio accurato. Pulirsi i denti velocemente può portare con il passare del tempo a dei problemi, anche lavandosi i denti 3 volte al giorno, la frequenza non compensa la durata ne la qualità dello spazzolamento. 

In alcune situazioni di grande infiammazione passare ad uno spazzolamento come quello elettrico, può essere poco confortevole e potrebbe creare anche dei problemi. In questi casi prima di passare all’elettrico, si deve ripristinare un buono stato di salute orale, con dei percorsi personalizzati dal dentista.

Ti faccio un elenco di tutte le convinzioni che di solito hanno le persone si presentano nel nostro studio e che anche tu potresti avere, che si basano sulle informazioni sbagliate che ti hanno dato finora:

  • lo spazzolino che usi va benissimo;
  • il sanguinamento dalle gengive quando ti lavi i denti è  una cosa normale; 
  • lavarti i denti più volte al giorno con spazzolino a setole dure, “ sembra che pulisca meglio”, senza interessarti delle recessioni gengivali o abrasioni ai denti causate dal trauma;
  • puoi pensare che l’importanza dello spazzolino sia poca rispetto al dentifricio che usi;
  • puoi prendere il primo spazzolino elettrico che ti capita, ritenendo che se la marca è la stessa gli spazzolini sono tutti uguali (senza valutare i differenti modelli);
  • puoi continuare a pulirei denti orizzontalmente, massaggiando poi le gengive dall’alto verso il basso con lo spazzolino manuale, perché il tuo dentista ti ha detto di fare cosi, dicendoti che cosi “scende la gengiva”;
  • puoi passare allo spazzolino elettrico, usandolo con la stessa tecnica di spazzolamento del manuale, pensando che cosi risolverai tutti i problemi in bocca;
  • puoi comprare lo spazzolino elettrico per poi metterlo da parte, perché ti da fastidio sui denti che si muovono, senza far nulla per questa mobilità
  • puoi fare una pulizia dei denti quando te lo ricordi perché hai i fastidi dati da una scorretta igiene orale a casa, convinto che 20 minuti ogni 6 mesi possano risolverti tutto ciò che viene fatto in modo sbagliato per 365 giorni.

Però prima di scegliere se affidarti o meno ad un percorso di prevenzione, devi sapere alcune cose: 

  • Per fare realmente prevenzione non basta vedersi 1/2 volte all’anno per togliere velocemente “il tartaro”;
  • Tu devi essere la prima persona ad essere motivata nel risolvere realmente il problema;
  • Prendere “sottogamba” problemi alle gengive potrebbe portare alla perdità dei denti per parodontite;
  • E’ fondamentale ricevere le istruzioni domiciliari corrette e personalizzate alla tua situazione, rimotivandoti nel tempo a seguirle con attenzione;
  • Per poter verificare lo stato di salute della tua bocca nel tempo, è necessario un percorso programmato di sedute e controlli, valutando le condizioni infiammatorie appuntamento dopo appuntamento ed agendo di conseguenza;
  • Una assistenza continua ad ogni tuo bisogno o dubbio, è parte integrante della terapia.

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